E così quest'anno si parte per la Danimarca. Primo vero e proprio tour de force con la nostra Tabby che ci porterà belle distanti da casa dopo anni di vacanze non troppo distanti.
Perché abbiamo scelto questa meta? Prima di tutto curiosità, poi la voglia di tornare a Copenaghen, cui ci legano ricordi dolcissimi, e poi per andare a vedere Legoland, quello originale. I bambini ormai hanno 8 anni e sono pronti per viaggi un minimo impegnativi, ovviamente abbinando cose più adatte a loro come zoo o luoghi dove a farla da padrone è la natura.
Martedì 1° agosto: partenza di buon mattino da Torino (avevamo provveduto a recuperare la caravan dai miei suoceri nel cuneese e a parcheggiarla in strada sotto casa). Notte passata con una certa ansia per timore di ladri o vandali. Infatti gli specchietti li ho montati prima di partire.
Niente veranda, solo tendalino, ma bombole belle cariche anche per la stufa che non si sa mai per le temperature del Nord. Abbigliamento misto, visto che ci si deve vestire a cipolla dato che le temperature possono variare di molto durante la giornata.
Si è deciso di attraversare la Svizzera, bollini presi per tempo all'ACI di Torino. Nessun controllo alla dogana (a differenza di alcuni camper che vediamo condotti da gendarmi elvetici in pesa) e ci mettiamo con calma in viaggio direzione Germania, anche perché le autostrade svizzere non permettono di fare delle corse pazzesche. Si passa da San Gottardo che attraversiamo senza grossi problemi.
In Germania cerchiamo di macinare quanti più km possibile, finché non ci fermiamo in un'area di sosta per dormire dopo aver fatto solo soste tecniche. Il problema della Germania sono le code per i continui e numerosi cantieri stradali che fanno perdere molto tempo.
Mercoledì 2 agostoSveglia ad orario consono, si fa colazione e si tirano su i piedini e si riparte. La nostra tappa è Toender, prima cittadina degna di nota dopo il confine tedesco.
Primo impatto con la Danimarca è senz'altro positivo. Verde, spaziosa (gli abitanti sono pochi) e sicuramente un posto adatto per chi vuole fare vacanze plein air.
Noi ci piazziamo al
Tønder Camping nel primo pomeriggio così abbiamo tempo per fare due passi in centro che è carino, ma lo si gira in un'oretta o due.
Loegumkloster Kirke, antico convento di origine benedettina
Edifici storici in centro
L'interno della Kristkirke di Tonder.
Giovedì 3 agostoCartina alla mano lasciamo per un altro giorno la roulotte nel campeggio ed andiamo a Ribe, la città più antica della Danimarca dove abbiamo prenotato un'escursione nel pomeriggio. In fondo stiamo parlando di uno stato piccolo e poco trafficato. Per dire, parliamo di un'oretta di macchina.
Il centro è carino, e sinceramente lo si gira in un'oretta a meno che vogliate fotografare ogni finestra o ciottolo che forma la strada principale.
Bella la Ribe Domkirke, più da fuori che dentro se vogliamo dirla tutta.
Però nei paraggi ci sono due attrazioni adatte ai bambini. Uno è il Ribe Viking Center: ricostruzione di un villaggio vichingo. Una sorta di museo a cielo aperto con figuranti (spesso scazzati). Intendiamoci, io mi sono abbastanza annoiata, i bambini però, complici la presenza di animali e l'aria aperta, si sono divertiti un sacco.
Nel pomeriggio si va a fare il safari delle foche. Sicuramente una delle più belle escursioni fatte durante il nostro viaggio in Danimarca. L’isola é raggiungibile in modo autonomo con mezzo proprio ma informatevi precedentemente sugli orari di accessibilità (alta e bassa marea rendono percorribile o meno l’unica via di accesso all’isola). Noi abbiamo optato per l’utilizzo di una sorta di bus-trattore (prenotato online su Mandø Kro & Traktorbusser) che al costo di circa 8€ ti offre il viaggio a/r per l’isola. A questo è possibile anche aggiungere il “Safari alle foche” che dura circa 2h (prenotabile online dal precedente sito o acquistabile in loco sul momento ma col rischio di non trovare posto, circa 20€) e permette di scoprire paesaggi incredibili, fuori da ogni immaginazione, distese e distese di sabbia umida, pozze di acqua che riflettono il cielo. Atmosfere surreali. Sembra di essere in un quadro di Dalì. In lontananza è possibile poi osservare una grande colonia di foche e veder sbucare i loro musini buffi dall’acqua.
Ovviamente di foto decenti nessuna, ma non importa, l'importante è averle viste dal vivo.
Vicino c'è anche un museo, moderno ed interattivo che illustra la fauna e l'ecosistema locale. Possibile anche papparsi delle belle ostriche nei paraggi.
Venerdì e sabato 4 e 5 agostoLeviamo le tende di buon mattino e ci dirigiamo verso la terza città della Danimarca: Odense.
Per prima cosa troviamo posto in una sorta di agricampeggio a
Lageskov dove piazziamo la rula, montiamo tendalino (bel clima ma molto variabile, a volte all'improvviso piove per poi magari rispuntare il sole dopo mezz'ora). Il vantaggio rispetto ai campeggi tradizionali è che sono più elastici sugli orari di partenza o arrivo. In ogni caso gentilissimi e stupidi di vedere una caravan italiana (presenti solo un camper italiano, per il resto tutte caravan olandesi o tedesche, nuove e carissime).
In ogni caso pomeriggio dedicato a girare in centro, ovviamente tenuto benissimo (la Danimarca ti fa capire quanto siamo incivili in un sacco di cose a partire dalla pulizia per terra). Tra l'altro è la città natale di Andersen, ma di vedere la casa dove è nato o vissuto sinceramente...
La bella cattedrale in centro.
La sera mangiamo qualcosa in centro (a caro prezzo!) per poi tornarcene al camping.
Il giorno dopo lo dedichiamo al mattino a visitare il castello di Egeskov. Ho letto che alcuni lo definiscono "la Versailles della Danimarca" Beh, mi sembra eccessivo.
Ha sicuramente dei bei giardini, ma la cosa più figa, lasciatemelo dire, è la straordinaria collezione di auto, carrozze, aerei e boh, non so più cos'altro presente nei capannoni. Dentro il castello, che è comunque carino da visitare, ci sono giocattoli, bambole, quadri, trofei di caccia, armi. Insomma, un sacco di roba "easy" anche per i bambini che non si annoieranno e voi riuscirete a sopravvivere.
Organizzatevi coi panini da "casa" perché i prezzi al bar sono al limite della circonvenzione d'incapace.
C'è anche qualche antenata esposta
Pomeriggio dedicato alla visita dello Zoo di Odense per la gioia dei pargoli. Particolare, per certi versi classico zoo cittadino ma tanti begli animali anche diversi dal solito, soprattutto nella sezione acquario o rettilario.
Puoi anche dare da mangiare alle giraffe, basta pagare.
La giornata, sicuramente intensa, la concludiamo sempre ad Odense nel museo dei treni. Oh è fighissimo, è piaciuto un sacco a me che non ho mai amato trenini&co.
La sera, distrutte si rientra al campeggio. Noi da buona famiglia italiana ci mettiamo a fare una spaghettata alle 20 di sera, mentre intorno a noi tra un po' si preparano ad andare a dormire
Edited by C@te - 27/9/2023, 22:58