Campeggio in libera, (ovvero tirate fuori descrizioni esperienze e foto)

Soste in libera mi è capitato di farne in ogni viaggio per spezzare il tragitto, da quelle in autogrill con il camion frigo rombante affianco ad altre in località montane tranquille sotto il cielo stellato con lo spettacolo della via Lattea.
Ma programmare un'intera vacanza in libera non mi passa per la testa, un po' perché con l'acqua carico/scarico ho poca autonomia, poi perché a lasciare la rula anche con il gancio protetto da antifurto avrei comunque timore che in un attimo aprono la porta e rubano dentro, e poi perché la notte in Italia secondo me quasi mai stai sicuro (e forse neanche in Norvegia), un po' per le mille restrizioni...
Ma poi, soprattutto all'estero è pieno di campeggi a buon mercato, soprattutto se non cerchi il villaggio turistico, ma anche in Italia ti puoi appoggiare ad aree di sosta attrezzata e piccoli campeggi o agricampeggi.
E soprattutto, se è una questione di soldi, aver risparmiato 40000 per non aver acquistato un camper basico da 50000 euro mi lascia la tranquillità mentale di concedermi una vacanza nei campeggi sotto gli alberi invece di stare in parcheggi assolati.
Se mi fermo in libera, è più che altro per non perdere tempo con operazioni di ingresso/uscita aggancio/sgancio.
Poi quelle pubblicità degli anni 60 e 70 dove le caravan si fermavano direttamente sulla spiaggia del mare o del lago, oggi sono solo pubblicità, almeno in Italia, pena qualche multazza o qualche brutta avventura.
Diverso il discorso all'estero, tenendosi al largo dai grandi centri urbani dove ti fanno barba e capelli: quindi ok se te ne vai sul massiccio francese o in Islanda o Norvegia, dove dovresti proprio avere la sfortunata congiuntura astrale d'incontrare il neonazista svalvolato (e armato) a cui non piace la razza italica

Ho sentito parlare tanti di Libera ma non sempre a mio parere sia sinonimo di libertà così idilliaca, quest' anno al mare ho visto decine e decine di camper in posti e vero gratis ma dove non ci starei nemmeno sotto tortura.
Lontani dal mare,in parcheggi senza una pianta completamente al sole, davanti ai cimiteri, vicini ai supermercati per comodità.
Credo che ce n'è siano talmente tanti che uno su mille faccia una libera decente.
Naturalmente parlo delle coste più frequentate poi se si parla di estero,isole,o zone meno battute e un altro discorso.

Beh, lì costano talmente poco i campeggi che non vale la pena disertarli...anche perché spesso sono molto simili a soste libere (mi vengono in mente le accortezze per riuscire ad accaparrarsi una delle poche colonnine a disposizione...).
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Ma infatti, concordo pienamente.
Un collega anni fa mi raccontava di suoi amici che andavano proprio in roulotte fino in Norvegia e lì facevano anche molta sosta libera, ma immagino proprio per quella sensazione di fermarsi in qualche posto mozzafiato come sui fiordi.
Questione di gusti, ovviamente.
Personalmente anche quando ho avuto la possibilità di scegliere una piazzola fronte mare, ho preferito qualcosa di più riparato dal vento e all'ombra, sapendo quanto può essere dura e potente la natura...
Certo se lo fai per un giorno ci può stare, ma per tanti giorni mi fiacca già il pensiero 😀

la differenza sostanziale tra sostare e viaggiare è lapalissiana, in alcune loclità dove il campeggio non esiste proprio ci si adegua alle situazioni, ovviamente si deve essere portati per intraprendere questa tipologia di viaggi, altrimenti si tratta solo di un percorso per raggiungere una meta dove permanere più o meno a lungo. il viaggio è una cosa diversa (vedi overland) dove non stai più di un giorno o due nel medesimo luogo.
inoltre alcune tipologie di viaggio/percorso sarebbero impossibili con una caravan se non di tipologia più adeguata ad affrontare taluni percorsi più difficoltosi.
il problema quindi non è mai il mezzo, ma quello che si intende fare/realizzare, vi sono persone che si spostano, altre che viaggiano, altre che sostano, parebbe la medesima cosa tuttavia non è proprio sempre così....

Bellissime le foto dei tuoi viaggi tuttavia io avrei sempre un po' di paura,anni fa magari ci stava ma il mondo va sempre piu' alla deriva..Con tutti i pazzi che ci sono in giro non dormirei rilassato

certamente infatti avevo scritto che determinate cose non le faccio più, anche per raggiunti limiti di età, rimane il ricordo di alcuni luoghi che ora sarebbe impensabile poter visitare nuovamente senza incorrere in rischi, come sovente si sente sui media ed a volte anche con inevitabile intervento della farnesina per andare a recuperare gli sprovveduti che vi si sono avventurati senza alcuna cognizione di causa.
a mia volta ho perso alcuni conoscenti purtroppo, e questo ha contribuito molto a farmi maggiormente riflettere, ora mi diletto a visitare località nazionali perchè in fondo non sempre serve accumulare tantissime miglia di viaggio per vedere e scoprire altri luoghi altrettanto meritevoli e ad incontrare e conoscere usi e costumi di altre persone, e sempre con immutato spirito d'avventura.
foglie di loto lungo il fiume mincio

Ieri guardavo un ragazzo in giro per il Marocco con il suo van da solo, ecco quello non lo farei, lo ammiro, ecc. ma troppa paura. Italia, Europa con particolare predilezione per Svezia-Norvegia
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come detto oggi alcune mete sono troppo rischiose ed io stesso ne mantengo solo un bel ricordo, ma erano altri tempi, dove sebbene alcune zone fossero comunque difficili, se approcciate in una determinata maniera erano ancora fattibili, a differenza di adesso che a causa di troppi fanatismi sarebbero davvero pericolose.
fortunatamente ne esistono altre che permettono egualmente di fare nuove esperienze di viaggio, basta solo un po di spirito d'avventura e di adattamento, infatti al termine del prossimo raduno ne approfitterò in tal senso per fare qualche altro giro esclusivamente in libera.
e poi c'è da aggiungere che gli stimoli non mi mancano certo....

Adoro il pesce, non vale farlo vedere a quest'ora !! (tra parentesi ho giusto giusto portato a lavoro un pranzetto con salmone)
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