CITAZIONE (papero2 @ 6/9/2023, 14:31)
CITAZIONE (antocar1 @ 6/9/2023, 14:15)
Faccio la spesa e concordo, l'esempio citato della pasta è un classico, un vecchio
pastificio romagnolo con marchio proprio produce anche per una decina di altri marchi, idem tante birre ma un vino di etichetta ...
E' vero ma i processi di produzione e insacchettamento non sono i medesimi per tutti i marchi trattati; te lo dice uno che proviene, parentalmente parlando, dal regno della pasta in quel di Gragnano
contano anche le materie prime, direi che nel cibo è un fattore primario
CITAZIONE (antocar1 @ 6/9/2023, 17:36)
Sulle osservazioni successive concordo, l'ho scritto anch'io, magari sono stato sfortunato, ma quello che mi infastidisce è aver comperato, per mia soddisfazione, un vino che ricordavo ottimo e di una cantina di nome e scoprire che un comune rosso in brik è praticamente uguale.
un vino anche se di marca può cambiare notevolmente da un anno all'altro, se poi ci metti che conta tantissimo dove è stato conservato, come la birra che non sopporta la luce il vino non ama il calore
è capitato anche a me, avevo tre bottiglie di montepulciano superiore, per capirci il barricato, bhè le prime due hanno fatto subito una brutta fine con una fiorentina da 1,5 kg mentre la terza è rimasta a aspettare dimenticata in un locale inadatto, con l'estate il locale supera i 30 gradi, una volta aperto era diventato asprigno con un ritorno acidino, diciamo proprio rovinato, questo è quello che probabilmente è successo a quella bottiglia di teroldego che di per se è già un vino parecchio strutturato (è uno di quelli che preferisco insieme al montepulciano superiore e il lagrein)
tornando al vino in brick non è che sia tutto da buttare, anzi ce ne sono di buoni, ma è che i vini di larga distribuzione dopo la fermentazione vengono semplicemente tenuti in enormi silos in acciaio inox, al buio e a temperatura controllata il chè li protegge e li conserva in maniera ottimale e dal momento della spillatura al momento che li apri a tavola il tempo è così poco che non fà in tempo a rovinarsi, i grandi produttori spillano e imbottigliano su richiesta di mercato anche di pochi giorni come ho visto alla cantina del "fontana di papa" qui fuori roma, mente il piccolo produttore che fà una varietà di piccole produzioni magari barricate per anni una volta che apre una botte da 1000 litri produce 1333 bottiglie che costeranno parecchio e magari resteranno nei magazzini del grossista per mesi o peggio nei cartoni da 6 bottiglie lasciate d'estate sotto il sole ad aspettare il corriere:cry:
non sono un sommelier ma ormai un vino buono lo so scegliere, quindi quando al negozio vedete bottiglie specie quelle costose tipo barolo o amarone lasciate su scaffali per mesi in locali caldi, imploverate o in vetrina da tempo con etichette scolorite lasciatele lì che è meglio un tavernello
ps: se lo trovate esiste un vino chiamato "Amicone" che per una strada che divide non fà pare della zona dell'amarone, se vi capita provatelo, costa un terzo ed è identico