Dopo aver combattuto strenuamente per avere le ferie pasquali in cambio di turni del cazzo e di potermi sognare ponti del 25 aprile e del Primo maggio riusciamo ad andare a Parigi per tutte le vacanze "scolastiche": partenza giovedì mattina e ritorno il martedì sera.
È l'occasione per testare la nostra roulottina (usata solo per portarla a casa dalla Puglia quando l'abbiamo ritirata).
Con tre bambini la meta vera è EuroDisney (sì lo so, il vero nome è Disneland Paris ma per chi è vintage come me rimarrà sempre EuroDisney).
Siamo una bella comitiva: noi cinque, più collega di mia moglie con marito e figlio di 12 anni che verranno con noi in camper e collega di reparto con moglie e due figli che andranno in aereo.
Vantaggio della comitiva: si prendono on line dodici biglietti e si risparmia. Ovviamente quelli non rimborsabili. Un giro sul web ci convince ad acquistare i biglietti saltacode (altri 120€ a testa!) e nonostante l'oscenità mai scelta fu più saggia. In alta stagione non saremmo riusciti a vedere praticamente nulla viste le code chilometriche (la media erano 70 minuti di attesa). Fate ovviamente anche l'ingresso per più giorni perché in un giorno solo non riuscite e vedere nulla, a meno che vogliate correre come dei pazzi.
Insomma, partenza alle 4.30 del mattino ("gli altri col camper vanno più veloce, dobbiamo partire prima" dice mia moglie "sì ma è nuovo?" "Boh") e si affronta il Frejus per far prima. Devo dire che il treno si comporta bene (mi piazzo a 90 km/h di tachimetro) e se non si fa caso ai camion che ti sorpassano a velocità folli il viaggio procede bene. Provo pure l'ebbrezza di sorpassare un paio di convogli eccezionali. I bimbi sono entusiasti dell'avventura (erano così sovraeccitati che hanno faticato ad addormentarsi la sera prima).
In ogni caso le autostrade francesi si confermano ottime, o almeno valgono il prezzo che uno paga: asfalto mediamente migliore che il nostro e aree di sosta perfette con chi con roulotte o camper vuole fermarsi per fare un pic nic. Anche perché i francesi si fanno pagare ben cari nelle aree di servizio. Scopriamo poi che il camper che avrebbe dovuto darci le piste è un vecchio catorcio di vent'anni che fa fatica a fare i 90 km/h e ci raggiunge in un area di sosta mentre ci godiamo il caffè fatto con la moka (amiamo la Francia, i francesi e la loro cucina, ma il loro caffè non siamo mai riusciti a farcelo anda giù) e gli ultimi 350 km li facciamo in comitiva.
La nostra meta è il camping Bois du Boulogne, praticamente dentro Parigi. Prezzi abbastanza onesti, come struttura nulla di che (anzi, i bagni necessiterebbero di una pulizia maggiore) ma comodissimo per girare la città essendo ben servito dai mezzi pubblici. Noi e i camperisti ci piazziamo verso le 16.30, montiamo la veranda senza far casini (non male per essere la prima volta) e facciamo in tempo a prendere la metro e farci un giro in centro.
I successivi tre giorni sono dedicati alla visita sia di Disneland Paris che ai Walt Disney Studios. I secondi sono più per grandicelli e più orientati all'universo Pixar, Marvel e Star Wars (delle ultime due cose siamo abbastanza ignoranti).
Molte attrazzioni sono oggettivamente fighe. Personalmente preferisco quelle più soft, però ammetto che il razzo che ti spara via, anche se un po' me la sono fatta sotto, è emozionante. Io c'ero stato l'anno dell'inaugurazione e da allora credo sia quasi raddoppiato come superfice, quindi ci sono giostre, diorami e ambienti letteralmente per tutti i gusti.
Mettete in conto che dentro è tutto carissimo, anche per una città come Parigi. Il mio collega giunto in aereo era un po' incazzato perché moglie e figli hanno voluto prendere l'albergo dentro il resort e ancora credo stia piangendo talmente ha pagato. Idem i pasti dentro. Della serie: un hot dog, senza patatine o bibite lo pagate 10€. Un pranzo l'abbiamo fatto in un ristrorante texano, meglio che non vi dica il prezzo (buono per carità, anche se le salsine piccanti le ho sudate tutte il giorno dopo
). È una mercificazione di ogni singola cosa. Però i bambini si divertiranno come non mai. Non ho mai visto un'espressione così felice sui loro volti. Significa che la Disney anche nel 2023 riesce a farli sognare anche se sono molto più scafati di noi.
Non sto a farvi un elenco di tutto ciò che abbiamo fatto, però non perdetevi la parata, i giochi di luce in chiusura e secondo me le due attrazzioni più vintage ma maggiormente genuine: I Pirati dei Caraibi e la casa dei fantasmi (questa ho dovuto farmela due volte con mia figlia talmente era entusiasta).
In ogni caso, da genitore dico soldi ben spesi, anche se occorrebbe una maggiore organizzazione per gestire una mole di gente simile (e aggiungerei anche pulizia ma i francesi su certe cose sono già più naif rispetto a noi).
In ogni caso la sera si rientrava al campeggio distrutti, una spaghettata veloce tutti insieme e via a dormire (i nostri collassavano letteralmente tutti e tre nel lettone dopo circa 5 minuti).
Consiglio sempre valido per visitare Parigi e dintorni: vestitevi a strati, che si può passare da temperature basse a causa di venti gelidi a quelle insopportabilmente calde.
Lunedì di Pasquetta lo dedichiamo a fare un giretto coi pargoli per parigi, molto soft visto che non hanno l'età per godersi il Louvre o altri musei ed anche perché noi parigi l'abbiamo visitata altre tre volte in passato. Purtroppo è sempre più presa d'assalto dal turismo di massa, a scapito dell'atmosfera. Gentrificazione spinta e prezzi assurdi.
In ogni caso la Torre Eiffel non può mancare, idem alla cattedrale di Notre dame, gigante ferito in ricostruzione (non mi sento di parlare di ristrutturazione.
Pomeriggio dedicato di nuovo ai pargoli con visita al giardino zoologico. Carino ma anche un po' vecchio come impostazione.
La sera smontiamo la veranda pronti a ripartire il giorno dopo.
Il rientro beh, diciamo che è andato và, viste le code.
Edited by simogambaletto - 6/10/2023, 15:57