antocar1, ex antocar

Aiutato dal tempo da lupi che mi costringe in casa ho letto le vostre storie ed è stato come sfogliare un bellissimo libro al quale, a questo punto aggiungo qualche pagina. Qualche anno sarà forse inesatto ma tant'è, la storia è comunque quella.
Nasco come campeggiatore a 16 anni nel 1958, uno zio emigrato in Francia viene a trovarci e mi chiede di fare un giro di due settimane, ovviamente accetto entusiasta. Con gli zii in canadese e io e mio cugino in macchina si va da Trento a Rimini poi in Abruzzo, a Roma ricordo ancora il campeggio sotto i pini con vista sul palazzo dell'Eur, forse ora non ci sono nemmeno i pini, infine S.Vincenzo in Toscana. Buio per una ventina di anni poi sempre in canadese con un amico, verso nord, tanta pioggia e finalmente un po' di sole......sulla spiaggia di Harleem in Olanda. Di li rientro precipitoso..il mio amico aveva deciso che mia sorella gli piaceva e aveva paura che conoscesse qualcuno durante la nostra vacanza, per inciso è diventato mio cognato. Ora inizia l'avventura familiare, nel 1979 con la paura di un traino più impegnativo acquistiamo un carrello tenda Raclet Bell Ile spaziosissimo e comodo (insomma...più di 40 picchetti totali), da Pasqua al primo maggio al Garda con neve sul monte Baldo, poi laghi Caldonazzo-Levico in Trentino e altro. Ricordo ancora un trasferimento notturno per sfuggire alla pioggia con la radio accesa sulla cronaca di Vermicino. L'anno successivo cambiammo con una Alcar 380 e con questa instaurammo un'abitudine che è continuata fino alla fine, forfait annuale in un campeggio sull'Appennino con tutti i fine settimana (i miei figli mi ringraziano ancora) e uscite o sull'Adriatico con i nonni o con noi a vagabondare per l'Italia. Ho sempre escluso il rimessaggio proprio perché la roulotte volevo viverla. Dopo due anni il colpo di fulmine, per caso da un concessionario di Carpi dove eravamo per piccoli acquisti vediamo la RoyalCar 480 Cx, e questa l'abbiamo vissuta per più di vent'anni, in lungo e in largo per l'Italia, spesso in Calabria con la quale abbiamo un legame particolare, e nel solito campeggio. Ha superato una malattia di mia moglie, una perdita di lavoro mio, un grave incidente a mio figlio, ma lei sempre con noi, è stata il nostro rifugio nei momenti belli e brutti. Nel 2007 momenti antipatici in campeggio ci convincono che siamo stanchi, in pochi giorni la vendo ad una coppia di Piacenza....e il giorno dopo sono su internet a caccia di un'altra, trovo un'Adria 380 di vent'anni, la restauro, ci passo l'estate e in autunno la rivendo guadagnandoci. La primavera successiva acquisto un' Adria 4050 o simile e altra sistemazione. La roulotte è sanissima ma il concessionario ha fatto il furbo sull'immatricolazione e altre cosette, mi indispettisco e la rimetto in vendita senza averci dormito una notte, pulita e profumata com'è va via subito senza perderci nulla. A questo punto vado sul nuovo, un'Adria 430, con questa cambio campeggio ( sempre Appennino a un'ora da casa ) e soliti vagabondaggi. Dopo quattro anni ( vedi per chi suona la campana in parole in libertà ) acciacchi vari mi convincono a venderla. E veniamo al 2015, durante un viaggio a Varese vediamo una bellissima Eifelland 495 del 2005 a un prezzo strepitoso, confermiamo l'acquisto e a giugno la portiamo al solito campeggio. Estate vissuta intensamente e con tanta soddisfazione per noi e per lei (circa 4000 Km) però l'innamoramento si spegne, la disposizione che credevamo ottimale rivela delle incompatibilità. Venduta a novembre con soddisfazione mia e mi auguro di cuore anche dell'acquirente romagnolo. Ora siamo a piedi, tutti gli accessori sono puliti e in ordine in cantina (asciutta), probabilmente l'avventura è finita vista l'età e una brutta causa contro il comune che stiamo subendo in tutto il villaggio dove abito e che spero si concluda bene in primavera, ma ogni tanto su internet vedo delle cosine carine. A questo punto mai dire mai.
A me è piaciuto scrivere queste righe, spero di non annoiare chi mi leggerà.
Ps. Il doppio nome nel titolo nasce dal fatto che dopo la vendita della Royalcar non avevo più scritto e alla riapertura non l'ho più trovato.

Edited by antocar1 - 3/9/2016, 13:23

In attesa del mai dire mai attendiamo con ansia i tuoi interventi e consigli da roulottaro navigato.

Io sono molto felice della tua storia perchè alla fine tutte le cose brutte si sono risolte, ma tutte queste compra-vendite di roulotte sinceramente fatico a capirle.......comunque sia

Chiaramente le due Adria intermedie erano un ripiego, l'ultima forse perché è veramente l' ultima.

Io ti dico che ho letto con piacere la tua storia, ma confermo il mai dire mai.

Le storie scritte con la passione ed il cuore sono sempre belle da leggere!

Dal telefonino scrivo a cavolo in attesa del ripristino del computer ma i complimenti te li faccio ugualmente. Sono storie che si leggono sempre volentieri.

Complimenti anche da parte mia! È bello sapere che si può chiedere consiglio a qualcuno con una tale esperienza! E poi, come hanno detto gli altri.. Mai dire mai!

Ciao Antonio,ho letto con molta passione la tua storia di campeggiatore prima e caravannista poi e, ti dirò, è anche un po' la storia di quel signore che mi vendette la mia ultima roulotte, quella,che ho tuttora e che intendo,malgrado mi piacciono le novità, tenere ancora per molto. Questa persona ha ora quasi 90 anni e calcola che ancora ora parte da Luino e va fino a vieste al campeggio dove mia venduto la roulotte in macchina con sua moglie.ora si prenota un bungalow ma praticamente dorme nella casetta dietro la reception del campeggio. Lui me l'ha venduta proprio perché come te diceva di non farcela più a montare la veranda è tutto il resto perché lui resta lì per 3 mesi da fine marzo a fine giugno poi torna a casa e ritorna in Puglia i primi di settembre per restarci fino a metà ottobre. Ricordo ancora le lacrime di sua moglie quando gli portai i soldi per fermare la roulotte che aveva in vendita, sua moglie non volle nemmeno vederli perché diceva che era la fine di una vita fatta in giro per l'Europa in roulotte mi raccontò di posti che erano andati che io ora non ci penserei nemmeno eppure loro ci andarono. Mi raccontarono del viaggio fatto per andare in Turchia e girarla tutta ma non prendendo un traghetto a Venezia ma facendosi tutta la strada passando per l'allora ex jugoslavia Albania Grecia ecc ecc. Queste come la tua sono racconti di vita che è sempre bello leggere. Tanti auguri ancora Antonio!!

Wow che racconto !
Tu ti sei divertito a scrivetre e io apassionato a leggere !!

Mai dire mai... sempre !!