un esempio di come non si vogliano decidere alcune questioni in via definitiva, ingenerando in tal modo intenzionali spazi di illecito ad appannaggio di pochi:
mi chiedo per quale motivo non si definiscano in modo chiaro, univoco ed uniforme i criteri ed i requisiti, le distanze ed i volumi delle costruzioni e/o fabbricati che possono realizzarsi all'interno di una superficie di una strutture recettiva adibita a campeggio, così da poter evitare i numerosi abusi edilizi rappresentati da quegli orpelli, staccionate con gerani e cassette della posta, tettoie, fontanelle e casottini, teli e impianti elettrici penzolanti troppo spesso autocostruiti con improvvisazione attorno ad una ex caravan: CHE SONO FONTE DI PERICOLO!!!!!!!!!!!!!!!
Pochi mesi fa, proprio in un capeggio del Lago d'Iseo è divampato un incendio che ha distrutto molte caravan, senza causare morti per fortuna (
www.bresciatoday.it/cronaca/incendi...usane-iseo.html)
Ora la sezione distaccata del TAR lombardia, chiamata a decidere sulla rimozione delle baraccopoli, tergiversa con un provvedimento "tecnico" che la stampa locale intitola con toni di sprezzante vittoria
, trasmettendo all'opinione pubblica un segnale fuorviante:
www.giornaledibrescia.it/in-provinc...ebini-1.1943362Mi auguro soltanto che nelle more delle sospensive non accadano altri incidenti gravi che possano mettere a repentaglio le nostre vite e quelle dei nostri famigliari:
Forse sarebbe opportuno cominciare a ribellarci ed alzare la nostra voce per pretendere maggiori standard di sicurezza nei campeggi!