| Riprendo un momento questa discussione, perché mi è ritornato in mente un episodio dei primi anni '70, direi 1972 o 1973. Anche qui mi devo basare esclusivamente sulla memoria, perché lettere, documenti e fotografie (ammesso che siano state fatte) chissà dove sono finiti. Avevo portato, come succedeva tutti gli anni, la roulotte con mia moglie e i figli in una località dove non soffrissero il caldo di Milano, in attesa di avere io le ferie, durante le quali si sarebbe andati… non ricordo dove. Ci piaceva la Valle d'Aosta e ci siamo fermati in una frazione di Morgex, La Ruine. Campeggio bello, ben organizzato, con ampi spazi e attraversato da un torrente. Io, come sempre, faccio il pendolare: al venerdì appena uscito dall'ufficio prendo la macchina e raggiungo la famiglia. In meno di tre ore si arriva da Milano. Quella volta piove. Piove al venerdì, quando io parto, pioveva il giorno prima e quello prima ancora. Pazienza, tanto in roulotte si sta bene lo stesso, però adesso sembra che ci sia una piccola schiarita, e allora se ne può approfittare per andare a dare una occhiata in giro. Ecco, per esempio sul ponte che attraversa il torrente, tanto per vedere un po' la situazione. Accidenti il torrente come è ingrossato! L'acqua arriva quasi al ponte stesso e ci sono dei tronchi che vengono portati a valle. Ahi ahi ahi… qui si sta mettendo male. Infatti, come era prevedibile, alcuni tronchi si mettono di traverso, chiudendo la luce sotto il ponte. L'acqua tracima e invade il campeggio. Acqua? Magari… È una vera colata di fango che invade tutto il campeggio, soprattutto la parte nella quale fortunatamente non ci siamo noi. È impressionante vedere le roulotte, con tutta la loro veranda, che vengono trascinate via dalla fanghiglia, come se fossero sul sapone. Una bella ondata di fango, non c'è che dire! E la mia roulotte? Il fango non è ancora arrivato fino a lì, però ho paura che ci arrivi a breve. Mia figlia è ancora troppo piccola, un anno o due, neanche pensare a smontare la veranda, caricare tutto in roulotte, agganciarla e portarla fuori dal campeggio, non si farebbe in tempo. E allora pensiamo prima di tutto a noi: caricati moglie e figli in macchina ci allontaniamo e cerchiamo un punto un po' elevato, al sicuro da inondazioni, su una collinetta lì vicino. E quando il brutto tempo si è finalmente calmato possiamo tornare alla roulotte per portarla fuori dal pericolo. Un gruppo di ragazzi si dà da fare per aiutare noi e altri a smontare le verande, caricarle in roulotte e aiutare tutti … a scappare. E così carichiamo alla bell'e meglio tutto l'armamentario così com'è, bagnato fradicio e sporco. Pazienza, nei prossimi giorni il lavoro sarà assicurato. Prima portiamo la nostra roulotte in un campeggio vicino, poi torniamo a La Ruine: magari qualcuno ha bisogno di aiuto. In effetti è così, una paio di roulotte non hanno la motrice e il tempo pare tornare al brutto. Così ne aggancio prima una, poi l'altra e le porto in un punto sicuro. Saluti a tutti
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