Avevo già scritto la mia presentazione in occasione della presentazione della mia 474 sul sito.
La ripresento con qualche piccolo aggiornamento.
Tutto comincia nel 1962 o 1963, quando i miei genitori mi mandarono in colonia.
Mi ero sentito abbandonato e prigioniero, anche perché non avevo nessun desiderio di andare al mare: mi sentivo contento al paese, in Valtellina. Così, l’anno successivo, mia madre, preoccupata, come tutte le madri, di evitare “traumi” al proprio figliolo, decise di comperare una tenda, per campeggiare in quel di Rimini, vicino al mio “bagno penale”.
Quell’inverno, sulla rivista “Grazia” ci fu la presentazione di una piccola roulotte, trainabile anche da un’utilitaria: era la Levante Graziella.
Convinto mio padre dei vantaggi della vita all’aria aperta, il passo dalla tenda alla roulotte fu breve. Nell’estate dei miei dieci anni, la mia famiglia provava per la prima volta l’emozione della vita in roulotte. La motrice era una “potente” (si era venduta la 750 per trainare meglio) e “confortevole” 850 Fiat. La roulotte, naturalmente, era una Levante Graziella, dalla scocca lunga tre metri.
Dopo varie vicissitudini (acquisto di una Levante 330, mai consegnata per il fallimento della ditta, affitto di una Tabbert con grosse infiltrazioni), acquistammo una Rollmec da degli amici. Era una roulotte funzionale, ma con peso esagerato e stabilità inesistente. La cambiammo presto con una Lander 401, bicolore, che ben si abbinava alla trattrice (una 128 familiare primo tipo, modello indovinatissimo, anche per il traino) per il colore ocra. La dinette grande era ad “L”, molto conviviale.
Motivi familiari portarono alla vendita della 401 e per una decina di anni mi trovai ad usare solo tende: una a casetta, una canadese ed una ad igloo.
Nel 1991 ci decidemmo a ritornare alla roulotte. Ma due lustri di progressi tecnici, che mi erano sconosciuti poiché in quel periodo non mi ero più interessato di VR, potevano avere cambiato molte cose, anche perché, nel frattempo, il frontale delle caravan si era inclinato.
Ad una mostra-mercato (ad Erba, tra Lecco e Como) trovai un ex concessionario Lander e Nardi. Gli elencai le cose che desideravo una roulotte avesse e le cose meno importanti e gli dissi di avere posseduto una Graziella 401. La sua risposta fu: “Ti consiglio di ricomprarti una Lander. Purtroppo non ho Graziella in vendita.”.
Decidemmo, dunque, per una Lander 474, da usare in comune: la famiglia di mia sorella e la mia. Avendo io una Uno 1300 SX, non ci fu possibile comperare il modello più recente (omologato 850 kg) ma dovemmo optare per uno del 1978, con 650 kg di peso dichiarato. Una vettura un po’ più grande (Tipo 1600) e la consapevolezza dei limiti stradali della roulotte posseduta (soprattutto per le gomme, decisamente sottodimensionate) ci portarono, dopo alcuni viaggi anche di una certa lunghezza e dopo qualche ripensamento, a piazzarla in montagna, per mia madre (che l’ha usata da stanziale per più di dieci anni ancora con estrema soddisfazione) e a decidere per l’acquisto, avvenuto nel 1996, di una 474 più aggiornata. Dopo ricerche vane e viaggi infruttuosi (disposizione non adatta alle nostre esigenze oppure caratteristiche troppo simili a quella da sostituire), mia sorella, per caso, trovò la seconda 474 in un campeggio a poche decine di chilometri da casa. Non era revisionata, quindi, anche se appena acquistata, dovette restare nel parcheggio di casa mentre la roulotte più anziana partiva per le vacanze. Comunque dopo pochi mesi, una volta in regola con la legge, la portammo a fare il viaggio inaugurale in Liguria.
Dopo pochi anni (2001), considerata l’alta probabilità di sovrapposizione della vacanze mie con quelle della sorella, decidemmo di acquistare una terza Lander. Questa volta la volevo piccola, solo per me e mia moglie. Anche il desiderio di possedere una roulotte simile alla sospirata Levante 330, mi fece scegliere una Lander 340 Bora, la sua erede diretta. La 474 passò a mia sorella, anche se agli spostamenti, quando necessari, provvedevo sempre io.
Poco tempo fa, mia sorella ha deciso di provare personalmente il turismo itinerante, senza più fare affidamento sul fratello. Avendo lei una Punto 1.2 16 valvole, abbiamo ritenuto opportuno trainasse la piccolina.
A malincuore ho dovuto rinunciare alla 340 per passare, di nuovo, alla 474.
A dire la verità, la soddisfazione di vedere mia sorella usare una roulotte con passione e l’entusiasmo per la vita di campeggio che le è ritornato mi hanno ripagato abbondantemente della rinuncia alla piccola Graziella. Non nego, poi, che una roulotte più grande dà anche “qualche” vantaggio.
Ora mia sorella non usa più la 340, quindi devo decidere cosa farne. Il ritorno alla 474 ha fatto decidere definitivamente per la 474, soprattutto per via della toilette troppo piccola della 340, e la 340 non fa che occupare un posto. Poi la 474 era di tutta la famiglia, poi è diventata di mia sorella e la 340 era la mia, poi è la 474 che è diventata “la mia” (per mia intendo mia e di mia moglie). Oramai mi sono messo in testa che è la 474 la mia roulotte. Inoltre, se a me non dispiacerebbe tornare alla 340, mia moglie preferisce decisamente la roulotte più grande.
L’uso della 340 solo per il raduno e l’uso che potrei farne in montagna in un luogo non raggiungibile con la 474 non mi pare bastino a tenerla.
Quindi mi rimangono due alternative o tenerla a fare (quasi) niente oppure venderla, magari per fare posto ad un’altra ancora più antenata, da tenere solo come fosse un giocattolo.
Ci sto pensando, ma non riesco a decidermi.
Edited by Baldo. - 6/12/2011, 22:24