| Non mi sono infervorato, è che proprio non capivo. In assenza di spiegazioni tecniche a me comprensibili, sono andato in internet e mi sono informato e adesso molto mi è chiaro. Ho visto i grafici di potenza e di coppia di un motore automobilistico elettrico, con altissima coppia ai regimi di rotazione più bassi e meno agli alti, ho capito perché la maggior parte delle elettriche non hanno cambio (prima di tutto perché un cambio costa, poi perché le case presumono che all'utente dell'elettrico un'auto non veloce vada bene comunque e poi per via degli attriti maggiori), ho capito che un paio di marce non farebbero male (le elettriche da F-e da competizione il cambio lo hanno per avere migliori prestazioni e anche pochissimi modelli di alta gamma lo hanno). In poche parole, un cambio male non farebbe, soprattutto per chi vuole prestazioni e/o velocità massima, ma i costruttori presumono che i vantaggi non sarebbero così rilevanti; i sistemi attuali monomarcia sono un compromesso (come supponevo) dovuti a semplificazione e risparmio. Anche il motore elettrico plafona, in modo vagamente simile a un termico e ai regimi più alti consuma maggiormente (quindi, senza cambio, oltre a una certa velocità, l'autonomia diminuisce parecchio). Non ho trovato niente sul traino con l'elettrico, ma presumo che sia come per il cambio: si presume che all'utente la cosa interessi poco e dare un traino maggiore dà dei costi. Alcuni articoli non escludono che in futuro il numero dei motori elettrici con il cambio possa aumentare, con un utilizzo più ad ampio raggio (per esempio prevedendo più viaggi in autostrada o un utilizzo fuoristradistico). A chi è interessato, consiglio di andare in internet, come ho fatto io. Molte risposte si trovano, ci sono informazioni alla portata di un utente "normale", che sa qualcosa di motori, e anche per tecnici preparati in elettronica (non è il mio caso).
Edited by Baldo. - 17/2/2023, 13:59
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