Tre, quattro volte.. Il cellulare non la smetteva di suonare, stamattina. Ed io di solito non rispondo ai numeri sconosciuti. Ma stavolta cedo. All'ennesimo squillo, sposto diligentemente il dito sul verde, ed una gentile voce di donna si presenta. Si tratta di una signora straniera, svizzera per la precisione, che tuttavia sfoggia un ottimo italiano, seppur con una intonazione tedesca. Difficile a credersi.. È la moglie del collezionista di auto cui nel 2013 vendetti la Volvo. Ricordo bene la sua capigliatura bionda, l'occhio cerulo, il fare socievole, la figura snella ed agile a fianco del marito molto più anziano di lei.
Ebbene, il signore ora è defunto, ed il suo parco macchine è in liquidazione. Triste destino per le passioni umane.. Tanta la fatica per raccogliere qualche cimelio, altrettanta la facilità di disperderli dopo la nostra dipartita. Ed io stento quasi a crederci: dopo otto anni la signora ha preso il telefono e ha chiamato me, per sapere se rivoglio indietro la Volvo.
Sembra una storia di fantasia, eppure è reale.. La mia berlinona trentennale, venduta di malavoglia per dar retta alla consorte che voleva una banale multispazio, come una creatura uscita dalla fantasia di Steven King, o come un più moderno transformer, ora vuole tornare a casa, vuole tornare da me.
Come finirà la storia? Andrò a vederla.. Anzi a rivederla la prossima settimana. Scoprirò allora cosa l'ordigno di metallo svedese avrà in serbo per me.
E come in ogni narrazione che si rispetti, non mi resta che congedare i miei 25 lettori con un.. "alla prossima puntata"!