Per il sigaro ...mi è capitato, per fortuna solo per due sere.
Non ero mai in piazzola, ma ...ho visitato il bar, ho impiegato più di mezz'ora a lavare le stoviglie, ho girato più volte tutto il campeggio a guardare le altre roulotte e a vedere se in un campeggio così grande (eravamo in Belgio) c'era almeno un italiano o una Lander
ecc. ecc.
Sono ancora vivo, per fortuna.
Io, per la tua generalizzazione, potrei sentirmi offeso. Io penso di avere considerazione delle altre persone, cosa che sicuramente capita con la maggior parte di possessori di cani. Tu fai delle osservazioni, generalizzando e senza distinguere, senza conoscermi e senza conoscere la maggior parte dei possessori di cani.
Piuttosto, mi sembri tu che vedi le cose in maniera molto di parte. Si potrebbe quasi avere l'impressione che tu abbia paura dei cani e dia la colpa a chi i cani li tiene.
Un anno, al contrario del tuo modo di vedere, mia sorella, pur potendo stare nella zona "solo umani" (lei non ci tiene ad avere un cane), ha preferito stare nella zona animali, a suo dire più tranquilla. Quando sono andato a prenderla e a portare a casa la roulotte, il suo giovanissimo figlio (mio nipote) mi ha poi "presentato" il cagnolino, suo vicino di piazzola. Mia sorella ha confermato di avere optato per l'alternativa migliore. Lei non ama particolarmente i cani, ma non li ritiene fastidiosi.
Prima di avere un cane, non sceglievo il campeggio secondo i parametri di ammissione o non ammissione di animali (a quattro zampe) e mi fermavo dove capitava. Non ho mai percepito la differenza tra un campeggio e l'altro. Se mi chiedi se un campeggio frequentato prima che adottassimo un cane accettava o no animali (a quattro zampe) non ti saprei rispondere. I miei campeggi preferiti erano comunque quelli francesi, dove i cani sono generalmente ammessi. Proprio non ci facevo caso e nella scelta sulla guida dei campeggi: il simbolino del cane era uno di quelli che venivano totalmente ignorati.
A mio modo di vedere, chi decide di condividere degli spazi (anche aerei) con altri, deve essere disposto anche ad un minimo di tolleranza. Altrimenti si sente frustrato oppure litiga e, se è sensibile, poi si sente frustrato per avere litigato.