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| CITAZIONE (acero @ 5/1/2010, 16:01) Siamo tornati adesso da un'allegra vacanzina in un campeggio di montagna, la cui temperatura era di -5°C di giorno e -10°C di notte. Dentro la roulotte grazie alla Trumatic si stava benissimo, ma già quando siamo arrivati le ghigliottine dei serbatoi di scarico sotto la roulotte erano inchiodate dal ghiaccio, e anche quando sono andato a scaldarle col phon e sono riuscito ad aprirle, il contenuto dei serbatoi è rimasto comunque un cubo di ghiaccio immobile. Morale della favola, nessuna possibilità di usare il lavandino e il lavello perché non andava giù niente. Ma se anche avessi viaggiato con le ghigliottine aperte, e arrivato in campeggio avessi piazzato sotto il tanicone, poi l'acqua si sarebbe gelata lì dentro.
Quindi come si fa? Per il campeggio invernale i serbatoio esterni, di recupero o di rifornimento che siano, non sono mai adeguati. Nel caso siano presenti, è sempre bene viaggiare con le ghigliottine aperte. Se in campeggio sei sull'erba e scarichi a terra acqua non saponata o poco saponata non muore nessuno. Dall'inizio del caravanning fino alla fine degli anni 80 si è sempre fatto. diverso è il discorso se la tua acqua la scarichi su asfalto o se questa cola in giro andando a finire magari sulla stradina del viale del campeggio. In questo caso è bene usare come dice Astra un secchio che grazie alla sua forma conica ti consente di rimuovere facilmente il blocco di ghiaccio formatosi all'interno, che però rimane un problema per lo smaltimento, spesso anche se versi del sale all'interno. Se calcoli che un secchio contiene in media 7 lt di acqua, e che in un giorno 2 persone in media consumano una ventina di lt di acqua, ti ritroverai a produrre 3 cubi di ghiaccio al giorno che, moltiplicati per il tempo di permanenza, non sono pochi.
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