CITAZIONE (6Wheels @ 26/2/2023, 11:03)
Fermo restando che a Genova nelle ultime tre revisioni non mi hanno mai chiesto alcunché del mover, installato circa dieci anni fa, ma che nell'ultima prenotazione mi hanno dato un vademecum dei controlli che sarebbero stati effettuati, tra cui la conformità alla famigerata circolare 29624 del 22/10/2020...
Presa visione del fatto che la burocrazia italica può trasformare un ingegnere da homo sapiens razionale e ragionevole in un burocrate tra i più intransigenti e pignoli, ma va detto, a onore della categoria a cui appartengo, non accade a tutti...
Accettato il fatto che la giurisprudenza italiana, nel solco del diritto romano, tenta sempre di mettere per iscritto tutte le norme applicabili alla realtà e che ciò prevederebbe una continua revisione delle stesse, perché ovviamente a chi redige norme e leggi sfugge sempre qualche casistica particolare, proprio come succede ai programmatori quando scrivono il software per un computer o una qualsiasi macchina, e che la reattività nella correzione applicata dal legislatore italiano è molto lenta e inefficiente...
Insomma dati tutti questi presupposti, ben venga la nuova circolare del 19/03/2022, di cui non ero a conoscenza...
MA... MA... andrò a controllare al rimessaggio, ma mi viene il serio dubbio che al suddetto dispositivo denominato mover installato sulla mia caravan sia applicato l'adesivo CE, o forse c'era ma potrebbe essersi scollato e caduto. Magari è ancora lì, nonostante usura, schizzi d'acqua e fango durante la marcia e quant'altro.
Però, nonostante sulla documentazione del mover sia ben evidente il marchio CE, se questo non fosse fisicamente presente anche "SUL" dispositivo, potrebbe sempre capitare il controllore pignolo che non fa passare la revisione... e aspettare altri due anni affinché il MIT italiano emani una nuova circolare scritta ove precisi la precisazione precedente.
Solo a me sembra sempre di vivere nel Paese della burocrazia delle XII fatiche di Asterix, un continuo giro a vuoto? Dove alla fine la ricerca della perfezione si materializza nell'applicazione a macchia di leopardo di norme e leggi, con paurose isole di vera e pericolosa illegalità e violazione delle norme di sicurezza basilari
Mi permetto solo di partire puntualizzando una mia frase solo dopo aver chiaramente sottoscritto ogni passaggio del tuo post. Ciò che ho scritto citando la laurea in ingegneria, assolutamente non era volto a generalizzare ed estendere alla categoria di tali professionisti il giudizio che ho espresso in merito a "quell'ingegnere". Nella mia famiglia esistono ben tre ingegneri ed un architetto e nella mia cerchia di amicizie vi sono innumerevoli presenze di laureati in codesta facoltà , ma tutti noi , probabilmente più fortunati di quell'ingegnere, abbiamo trovato una forte realizzazione lavorativa che ci ha ripagato dell'impegno profuso per ottenere la laurea. Il mio discorso verteva sulla probabile insoddisfazione per una sempre probabile non soddisfacente posizione lavorativa di quella figura e che scusatemi la ripetizione, sempre probabilmente, costui riversa sugli utenti questa sua ipotetica insoddisfazione attraverso un atteggiamento decisamente sbagliato, forse ricordandosi della fatica che , anche costui, avrà fatto per ottenere quell'ambito e prestigioso titolo di studio; a volte basta un minimo di collaborazione e di elasticità mentale ed apertura al confronto per andare oltre a tali ostacoli peraltro futili o addirittura inesistenti.
Per ciò che riguarda la presenza del famigerato marchio CE, non c'è dubbio che sia giustissima l'osservazione e le ipotesi che hai fatto in merito alla sua mancata presenza fisica sul meccanismo esposto alle angherie delle intemperie, ma vorrei sottolineare che l'ingegnere pretendeva di trovare la presenza di tale marchio anche nella documentazione che stavo esibendo e che ne era sprovvista. Ciò che mi ha salvato tramite l'intervento di SALVO fu proprio la conoscenza della storia dei mover Enduro da parte del mio salvatore, installatore professionale di tali apparecchiature, che permise di far capire al professionista contestatore che l'obbligo della presenza di tale marchio anche sulla documentazione venne resa obbligatoria a posteriori rispetto alla produzione e alla istallazione del mio mover ; messo alle strette dalle valide spiegazioni e non sapendo più a cosa attaccarsi per bocciare la mia revisione, l'ingegnere si era impuntato dicendo che il modello del mio meccanismo non figurava tra quelli citati nelle certificazioni presentate. Anche qui solo Salvatore fu in grado di spiegargli che il problema era solo dovuto al fatto che il mover aveva semplicemente cambiato sigla.
Chiaramente queste informazioni tecniche, disponibili soprattutto alle persone che hanno una conoscenza profonda del settore operando in esso, non sono di pubblico dominio o di facile reperibilità anche perché io che sono ignorante non conosco tali particolari. Penso però che chi è del mestiere, installatori , collaudatori ma anche revisori e quindi coloro che contestano questi particolari, dovrebbero essere a conoscenza di tutti questi passaggi tecnici in modo che al momento giusto si possa dare loro il corretto posto nella scala dell'importanza valutativa anche per esempio durante una pratica di revisione di un veicolo, soprattutto davanti ad una inconfutabile futilità del problema sollevato . Nella mia ignoranza penso che la mancanza di un marchio CE non infici la sicurezza di un veicolo che, forse, necessita di valutazioni ben più importanti della presenza di un timbro sul libretto di istruzioni.
Di sicuro tutto ciò che si è detto è, come hai detto tu, l'esempio di come una mal applicata burocrazia possa davvero far far le fatiche storiche a noi poveri ed esausti Ercole del nuovo millennio.