Roulotte Antenate (Caravan) il forum

Auto elettriche

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mimmomi
view post Posted on 27/11/2017, 17:32




Ciao Leopardo,posso dissentire su alcuni punti?Il solare è appena all'inizio,e secondo me possiamo attnderci una capacità produttiva molto notevole;certo,come l'eolico è incostante e si tratta di implementare sistemi di immagazzinamento.Non sarei affatto sorpreso che i Paesi tropicali dopo il petrolio esportino Elettricità da solare.Per non parlare di soluzioni avveniristiche da produzione in orbita e trasmissione con microonde.
Il geotermico,non comprende solo i campi naturali tipoLarderello,a vapore termale naturale.Esistono impianti pilota che,sfruttando il gradiente termco che è nella crosta terrestre,di circa 3 * ogni 100 metri,mediante una tecnica mediata dalle trivellazioni petrolifere,iniettano in profondità in rocce precedentemente fratturate e calde naturalmente dell'acqua,che attraverso un secondo condotto,divenuta vapore,in superficie aziona turbine,ricondensa e viene reiniettata in profondità.nsomma si sfrutta il calore della Terra.Questa tecnologia potrebbe produrre energia quasi ovunque.
In sostanza sono comunque dell'idea che,in assenza di novità sulla fusione (su cui pure l'Enea sta investendo ora),avremo una pluralità di fonti in rete.
L'elettrico comunque ormai è partito esiamo all'alba di una nuova era del trasporto,come non si vedeva da oltre 100 anni,almeno è il iop pèarere
 
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acero
view post Posted on 28/11/2017, 09:46




Il solare ha un vincolo: 150W al metro quadro. E non ci sono abbastanza metri quadri disponibili per farne una fonte energetica strategica già coi consumi odierni, anche senza pensare a un aumento esponenziale della domanda generato dai trasporti.
E le altre fonti naturali hanno più o meno tutte dei vincoli di entità della produzione, e di costi.
Per cui è probabile che bisogni, almeno in una fase iniziale, appoggiarsi ai sistemi già esistenti, come petrolio, nucleare ecc. spostando però l'inquinamento lontano dalle persone. Non è un gran che come soluzione, ma è comunque qualcosa di meglio. C'è anche da dire che un motore sottoposto a cambi di regime, avviamenti a freddo,e che ha delle caratteristiche che lo rendano trasportabile a bordo di un'auto, inquina di più di un motore di una centrale elettrica. Nell'edificio in cui lavoro, per alimentare il gruppo elettrogeno di emergenza c'è un motore 4.0 V12 turbocompresso a metano, con un bel catalizzatore, che produce diverse centiaia di KW esalando praticamente solo anidride carbonica e acqua. Un arnese del genere potrebbe alimentare un centinaio di auto elettriche, oppure potrebbe essere a bordo di un'RS6.
 
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view post Posted on 28/11/2017, 09:58
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Gitano allo stato puro

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il problema non è diversificare ma diminuire ormai l'hanno capito tutti che con questo ritmo non c'è né per tutti ma tutti si girano dall'altra parte.........
 
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mimmomi
view post Posted on 5/12/2017, 16:19




CITAZIONE (acero @ 28/11/2017, 09:46) 
Il solare ha un vincolo: 150W al metro quadro. E non ci sono abbastanza metri quadri disponibili per farne una fonte energetica strategica già coi consumi odierni, anche senza pensare a un aumento esponenziale della domanda generato dai trasporti.
E le altre fonti naturali hanno più o meno tutte dei vincoli di entità della produzione, e di costi.
Per cui è probabile che bisogni, almeno in una fase iniziale, appoggiarsi ai sistemi già esistenti, come petrolio, nucleare ecc. spostando però l'inquinamento lontano dalle persone. Non è un gran che come soluzione, ma è comunque qualcosa di meglio. C'è anche da dire che un motore sottoposto a cambi di regime, avviamenti a freddo,e che ha delle caratteristiche che lo rendano trasportabile a bordo di un'auto, inquina di più di un motore di una centrale elettrica. Nell'edificio in cui lavoro, per alimentare il gruppo elettrogeno di emergenza c'è un motore 4.0 V12 turbocompresso a metano, con un bel catalizzatore, che produce diverse centiaia di KW esalando praticamente solo anidride carbonica e acqua. Un arnese del genere potrebbe alimentare un centinaio di auto elettriche, oppure potrebbe essere a bordo di un'RS6.

non concordo molto coi tuoi dati.Correggimi pure se sbaglio,i confronti costruttivi sono utilissimi.L'irradianza media in Ialia è sui 180 w/mq.(Enea).La potenza elettrica installata in Italia è sui 120 Gigawatt,basterebbero quindi ,anche in caso di raddoppio della potenza richiesta,meno di 4000 km/q.. di pannelli,calcolando un rendimento medio.Sono tanti,ma si possono usare tetti,superfici sterili etc.Anche usandone la metà,il contributo sarebbe strategico,usando sistemi di immagazzinamento su cui in parte si può già contare e altri da implementare.Il geotermico da rocce calde profonde secondo me è una fonte di grande affidabilità se ci si decide a investire un pò seriamente,perchè ovviamernte ubiqua.L'eolico pure,è una fonte matura.
Concordo invece che occorre gestire una transizione ottimizzando le fonti che intanto abbiamo.
Sarebbe splendido se la politica si ponesse davvero la questione energetica come prioritaria,anzichè bconfidare su gasdotti "diversificanti" che in realtà sono ,anche questo che sbarcherà in Puglia,sotto controllo dello stesso fornitoreche balla al suono delle balalaike.
 
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acero
view post Posted on 5/12/2017, 16:43




Io non sono al corrente di molti dettagli della questione del solare, per cui non sono in grado di entrare nel merito di quanti pannelli servirebbero per coprire il fabbisogno nazionale. Tuttavia i pannelli fotovoltaici li ho sul tetto, e ho notato alcuni problemini. Primo, il rendimento del pannello è influenzato da diversi fattori che rendono i dati di targa affidabili quanto quelli delle Golf, secondo... se non ci fosse un importante incentivo sostanzialmente svincolato dal valore dell'energia prodotta, solo un idiota o un eremita ricorrerebbe al solare. Molto semplicemente, costa troppo. Non so fare i conti su una nazione, ma so farli su una famiglia: un sistema di pannelli che copre il fabbisogno di 4 persone che spendono sugli 800 euro all'anno di bolletta, costa 20 mila euro. Quindi se attribuisci valore zero ai rischi, all'anticipo di capitale, al fatto che devi possedere il luogo (cioè la casa), e non fai alcun tipo di manutenzione, rientri in 25 anni, che sono esattamente la speranza di vita dei pannelli. Questo significa che appena sei venuto fuori dall'investimento, ne devi fare un altro. E in questo conto naturalmente non è pensabile di mettere a bilancio un sistema di accumulo, che invece sarebbe indispensabile nella prospettiva di svincolarsi da altre fonti.
Certo: tu potresti dire che noi nella bolletta paghiamo decine di balzelli e spesette che la gonfiano non poco, però uno stato avrebbe le spese della rete, e soprattutto quelle della ridondanza: io posso spendere "solo" 20mila euro perché se domani piove, ciuccio corrente all'ENEL.
Il fotovoltaico è ottimo come integrazione, perché consente di produrre corrente esattamente là dove serve, evitando di dover tenere in piedi una rete, e di impestare la salute dei cittadini, ma non può che essere una fonte complementare ad altre. Ogni paese potrebbe prodursi il grosso, in maniera da richiedere una rete molto più leggera. Credo sia questo che sta facendo la Germania.
 
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gigiceox
view post Posted on 5/12/2017, 18:29




Prima della primavera araba stavano costruendo un mega impianto solare sul deserto del Sahara (e là non piove da secoli) che avrebbe potuto soddisfare il fabbisogno di mezza Europa, dopo non se ne e' saputo piu' niente... questo per dire che i mezzi ci sarebbero basta solo la volontà.
 
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view post Posted on 5/12/2017, 18:44

Girabbbaccchino

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Il problema di produrre nel sahara è che poi l'energia deve portarla dove serve, cioè qua, e son problemi, nel senso che più la porti lontano e più ne perdi per strada, oltre a dover spendere per l'infrastruttura di trasporto.

@Acero: 20k€ per l'esigenza di consumi di una famiglia (3000kWh/anno?) sono prezzi di qualche anno fa, puoi tranquillamente dividere per 2 se non per 3. D'accordo su tutto il resto.
 
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gigiceox
view post Posted on 5/12/2017, 18:59




CITAZIONE (TopVr @ 5/12/2017, 18:44) 
Il problema di produrre nel sahara è che poi l'energia deve portarla dove serve, cioè qua, e son problemi, nel senso che più la porti lontano e più ne perdi per strada, oltre a dover spendere per l'infrastruttura di trasporto.

Ti assicuro che ci avevano pensato del resto portano il metano attraverso tutta la Russia e l'Europa per non parlare della lunghezza enorme degli oleodotti... non e' questo un ostacolo.
 
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view post Posted on 5/12/2017, 21:08
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In effetti per il mio impianto solare da 4 kw ho speso circa 7000 euro tutto compreso, e secondo i calcoli dovrei rientrare dell'investimento nel giro di 7-8 anni. Consumo annuo di circa 3500 kW.
 
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view post Posted on 6/12/2017, 15:40
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CITAZIONE (gigiceox @ 5/12/2017, 18:59) 
CITAZIONE (TopVr @ 5/12/2017, 18:44) 
Il problema di produrre nel sahara è che poi l'energia deve portarla dove serve, cioè qua, e son problemi, nel senso che più la porti lontano e più ne perdi per strada, oltre a dover spendere per l'infrastruttura di trasporto.

Ti assicuro che ci avevano pensato del resto portano il metano attraverso tutta la Russia e l'Europa per non parlare della lunghezza enorme degli oleodotti... non e' questo un ostacolo.

L'idrogeno (nelle più svariate forme) è il cavo elettrico più comodo.

Es. nave di metanolo prodotto tramite fermentazione dell'umido tramite energia prodotta dal solare (che però nel deserto va pulito tutti i giorni), può produrre energia+h2o+etanolo, tutta roba buona...

Comunque non famo scherzi che noi gli oleodotti li produciamo.... :lol: :lol:

CITAZIONE (sempreinvacanza @ 5/12/2017, 21:08) 
In effetti per il mio impianto solare da 4 kw ho speso circa 7000 euro tutto compreso, e secondo i calcoli dovrei rientrare dell'investimento nel giro di 7-8 anni. Consumo annuo di circa 3500 kW.

L'unico ostacolo è che Enel si ricorda di conguagliare produzione/consumo dopo 24 mesi circa.... quei due anni sono bollette annue di 800-1000€
 
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view post Posted on 2/3/2021, 17:11
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view post Posted on 2/3/2021, 18:30
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CITAZIONE (renatoponzzo @ 2/3/2021, 17:11) 
https://video.repubblica.it/dossier/rechar...377773?ref=RHPS

Mobilità sostenibile: l'innovazione Volvo punta sull'auto totalmente elettrica
Un nuovo modo per pensare la mobilità in maniera sostenibile. È questo il tema al centro dell’appuntamento in streaming organizzato da Volvo Italia per illustrare le nuove strategie di innovazione All'evento prendono parte il sindaco di Milano Giuseppe Sala, Manfredi Catella founder e CEO di COIMA, Michele Crisci, managing director e presidente di Volvo Car Italia

Certo loro puntano a quello come tanti altri da anni il problema in Italia soprattutto è che l'elettrico è connesso alla rete di ricarica che non esiste, ed anzi deve essere rinnovata anche tutta la biotecnologia casalinga, con l'auto elettrica non può esistere più nemmeno una casa senza pannelli sul tetto, in Italia campa cavallo.
 
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view post Posted on 1/7/2022, 15:22
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Dopo un anno e passa ravvivo sta discussione, con in piu la clausola del 2035 .... come vi muoverete per continuare a trainare?
 
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view post Posted on 1/7/2022, 15:47
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Cambio la frizione della mia euro 1 a GPL e continuo a sopravvivere, non avranno il mio scalpo AUGH.....
 
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