mimmomi |
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| CITAZIONE (acero @ 28/11/2017, 09:46) Il solare ha un vincolo: 150W al metro quadro. E non ci sono abbastanza metri quadri disponibili per farne una fonte energetica strategica già coi consumi odierni, anche senza pensare a un aumento esponenziale della domanda generato dai trasporti. E le altre fonti naturali hanno più o meno tutte dei vincoli di entità della produzione, e di costi. Per cui è probabile che bisogni, almeno in una fase iniziale, appoggiarsi ai sistemi già esistenti, come petrolio, nucleare ecc. spostando però l'inquinamento lontano dalle persone. Non è un gran che come soluzione, ma è comunque qualcosa di meglio. C'è anche da dire che un motore sottoposto a cambi di regime, avviamenti a freddo,e che ha delle caratteristiche che lo rendano trasportabile a bordo di un'auto, inquina di più di un motore di una centrale elettrica. Nell'edificio in cui lavoro, per alimentare il gruppo elettrogeno di emergenza c'è un motore 4.0 V12 turbocompresso a metano, con un bel catalizzatore, che produce diverse centiaia di KW esalando praticamente solo anidride carbonica e acqua. Un arnese del genere potrebbe alimentare un centinaio di auto elettriche, oppure potrebbe essere a bordo di un'RS6. non concordo molto coi tuoi dati.Correggimi pure se sbaglio,i confronti costruttivi sono utilissimi.L'irradianza media in Ialia è sui 180 w/mq.(Enea).La potenza elettrica installata in Italia è sui 120 Gigawatt,basterebbero quindi ,anche in caso di raddoppio della potenza richiesta,meno di 4000 km/q.. di pannelli,calcolando un rendimento medio.Sono tanti,ma si possono usare tetti,superfici sterili etc.Anche usandone la metà,il contributo sarebbe strategico,usando sistemi di immagazzinamento su cui in parte si può già contare e altri da implementare.Il geotermico da rocce calde profonde secondo me è una fonte di grande affidabilità se ci si decide a investire un pò seriamente,perchè ovviamernte ubiqua.L'eolico pure,è una fonte matura. Concordo invece che occorre gestire una transizione ottimizzando le fonti che intanto abbiamo. Sarebbe splendido se la politica si ponesse davvero la questione energetica come prioritaria,anzichè bconfidare su gasdotti "diversificanti" che in realtà sono ,anche questo che sbarcherà in Puglia,sotto controllo dello stesso fornitoreche balla al suono delle balalaike.
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