| Ma guarda che se fai bene i conti non è strano. Ti parlo della situazione di casa nostra: con il reddito mio e di mia moglie (che è circa 500 euro al di sotto di quello che l'ISTAT definisce "soglia di povertà") noi abbiamo una casa con una cucina attrezzata, una buona lavatrice, camere e sala arredate, abbiamo due macchine, una roulotte, una estesa attrezzatura di giardinaggio, agricoltura, allevamento e meccanica, abitiamo in una casa che non abbiamo comprato noi, ma la manteniamo in ordine e paghiamo le spese (e siamo fortunati, perché molta gente nelle nostre condizioni ha anche un mutuo sulle croste), abbiamo cellulari, computer, l'ADSL e non so quante altre diavolo di spese che saltano fuori ogni 5 minuti. Se fai una stima di che montagna di soldi possiamo aver tirato fuori per tutto questo, una roulotte di lusso ci viene. Ma di lusso tanto, con le dinette in pelle bianca. Gli zingari probabilmente hanno degli introiti un po' inferiori ai nostri, però non vanno in ferie, non curano le loro apparenze con tutto quello che ciò comporta, essendo nomadi possiedono meno cose, e poi hanno molte probabilità di cadere nel classico errore dei poveri: spendere male i pochi soldi che hanno. E' una cosa provata anche scientificamente: i poveri tendono a gestire male le loro risorse, perché tendono ad affrontare spese che non hanno prospettiva, e a non fare investimenti che gli varrebbero enormi risparmi in futuro. C'è un'interessantissimo settore della sociologia che si occupa di queste dinamiche, e spiega che per l'appunto meno sono i soldi, più si finisce per spenderli male, e il tutto si avvolge in un circolo vizioso condito dall'emarginazione che rende oggettivamente difficilissimo risalire la china.
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