Dopo quelle prime emozionanti e bellissime esperienze, abbiamo continuato: sempre, ogni anno appena finite le scuola la famigliola si trasferiva in qualche località, marina o montana. Io facevo il pendolare nel fine settimana.
Tornando al Gargano: due o tre anni dopo c'eravamo tornati: avevamo trovato un “campeggio” quasi in riva al mare. In effetti non era un campeggio vero e proprio, era un contadino (mi pare che si chiamasse “Matiù”) che, dietro congruo compenso, permetteva che le roulotte potessero stare nel suo terreno.
Non c'erano servizi: Matiù ci diceva: fate come noi, passate sotto il ponte della strada e andate in quell'altro terreno e lì fate quello che dovete. Il problema era che in quell'altro terreno spesso c'era … un toro.
In compenso era un posto favoloso: si chiamava Baia San Felice, c'era il mare meraviglioso del Gargano, un arco di roccia da una parte, una specie di galleria dall'altra. Mi spiego meglio, con una foto presa sempre da Google Earth:
questo è l'arco:
La galleria, invece, era una specie di grotta con due uscite che attraversava un promontorio: formava un angolo retto ed era impressionante quando si era a metà del percorso, vedere il mare che entrava dall'altro ingresso e quasi lo chiudeva.
Avevo dimenticato di dire, nel post precedente, che mentre eravamo a Cala della Pergola era arrivato un barcone che faceva il giro delle grotte del Gargano. Naturalmente l'avevamo preso al volo e così ci siamo potuti godere un'altra delle indimenticabili perle del Gargano. Ho avuto la curiosità di guardare su Google Earth come è adesso. Beh, sono contento di averlo visto quarant'anni fa...
Non si può dimenticare poi un pranzo fatto alla Torre dell'Aglio, una torre di avvistamento dei saraceni che era adibita a ristorante. Eravamo arrivati ad ora un po' tarda, saranno state le due-due e mezzo o forse le tre, con una fame da lupi. Ci dicono: ma adesso non abbiamo più niente, vediamo cosa possiamo mettere insieme, vi dovrete accontentare. Altroché se ci siamo accontentati! Con quattro cose che avevano lì, non ricordo più bene, pane, olio, un'insalata che più mista non si può e poco altro ci imbandito un banchetto da re!!
Ma la cosa più “sensazionale” che abbiamo fatto con la Sprite è stato il viaggio in Tunisia (1974, ma di quello ne parliamo un'altra volta: ho trovato anche alcune foto).
In Puglia, oltre al Gargano, abbiamo in anni successivi visitato Otranto (bellissima anche quella: però il Gargano è (o almeno “era”) un'altra cosa.
Di Otranto il ricordo più vivo è stata mia figlia (sarà stato il 1972, lei è nata nel 71) che per la prima volta si è staccata dalla mamma ed è arrivata, traballando ma camminando da sola, da me. Ma questo con la roulotte c'entra poco.
Alla prossima!!